Quando non so da dove iniziare, riparto dalle parole (serie)
Abitare
Abitare
Abitarsi
Abitanti
che sono coloro che abitano
risiedono abitualmente
stanno
occupano
variabile spaziale)
abitualmente : è compresa la variabile temporale)
Abitare il proprio corpo
starci, dentro
sentire, sentirlo, sentirsi
riconoscere muscoli, tendini, tensioni, parti
percepire
porre l’attenzione, portarcela. Lasciarcela.
Toccarsi
la pelle: l’organo più esteso del nostro corpo (circa due metri quadrati, quattro chili)
definisce interno e esterno
distingue me da non più me : oltre la pelle non c’è più io
superficie, membrana, filtro, confine
[gli animali, gli ex-lege, i virus non rispettano i confini : la legge definisce i confini]
Se conosco lo stato “normale” (il mio normale), i dettagli, riconosco variazioni, cambiamenti, sfumature, nel momento in cui occorrono.
E serve tempo, darsi tempo, averne a disposizione, decidere di impiegarlo per
per riuscire (provare a)
Abitare il proprio tempo
individuale
ascoltare rallentamenti e accelerazioni
affaticamenti e affanni
sapere (riconoscere) il proprio ritmo
rispettarlo
Se conosco lo stato “normale” (il mio normale), i dettagli, riconosco variazioni, cambiamenti, sfumature, nel momento in cui occorrono.
E serve tempo, darsi tempo, averne a disposizione, decidere di impiegarlo per
per riuscire (provare a)
Abitare il proprio tempo
storico
collettivo
Essere consapevole, vigile, attent*
Presente (a te stess*, nel tempo)
Abitare il proprio spazio
posto
ruolo
sono messo, mi trovo
punto. Posizionamento
Confronto
(privilegi, svantaggi)
Dedicarsi
decentrarsi e ri-centrarsi
Agentività.
“un elemento in un sistema” cit.
Se conosco lo stato “normale” (il mio normale), i dettagli, riconosco variazioni, cambiamenti, sfumature, nel momento in cui occorrono.
E serve tempo, darsi tempo, averne a disposizione, decidere di impiegarlo per
per riuscire (provare a)