L’opera è l’uomo, anche nella mia solitudine, non sono solo.
Sta nello spazio ciò a cui nel tempo devo arrivare, la sinfonia celeste è la mia compagna costante. Ma se mi guardo attorno, tutti quelli che mi vogliono vorrebbero mangiarmi. Perché essere difficili e vedo cosa posso fare, con un minimo sforzo, e lo faccio, potete diventare impossibili? Si può veder guardare. Si può sentir ascoltare, sentir aspirare? Io progredisco, io desidero questo qui e quello lì. Una certa continuità nella disperazione devota e questa vita che continua, amara, e la musica delle sfere non cessa di suonare. Fino all’estremo sacrifizio continua sempre, questa esistenza, non ricordo di aver mai avuto questo deserto pieno di voci.
L’amore è donare quello che non si ha, ma sono troppo espansiva e aperta a tutti i lati, a qualcuno che non lo vuole un giorno così fortunato.
Bisogna essere verso l’infinito dei capolavori e oltre. Una cosa non spunta dal nulla. Ineluttabilmente può generare la gioia.